mercoledì 20 maggio 2009

Messaggio per la 4ª Giornata per la salvaguardia del creato - 1 settembre 2009

Laudato si’, mi’ Signore... per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento

È questo l’invito alla lode al Signore per il dono dell’aria, fonte di vita per tutte le creature, che San Francesco proclama nel Cantico delle Creature: lodiamo Dio Creatore per gli innumerevoli doni del suo amore, sull’esempio del Santo di Assisi, patrono d’Italia, nella ricorrenza centenaria della presentazione della Regola a papa Innocenzo III, avvenuta nel 1209.

In occasione della quarta Giornata per la salvaguardia del creato, proponiamo all’attenzione delle comunità ecclesiali il rinnovato impegno e l’attenzione per quel bene indispensabile alla vita di tutti che è l’aria.
Riflettiamo sulla necessità di respirare aria più pulita e sul nostro contributo personale perché ciò avvenga. Riflettiamo pure sull’eventualità che gli elementi naturali possono dar luogo a catastrofi, ma soprattutto guardiamo ad essi con il cuore colmo di lode a Dio.
Riscopriamo, anzi, in essi le sue stesse orme, secondo l’indicazione dell’episodio biblico di Elia sull’Oreb: egli incontra Dio non nel vento impetuoso e gagliardo, né nel terremoto né nel fuoco, ma nel vento leggero (1Re 19,11–12).
Guardiamo alle realtà del creato con quella purezza di cuore, invocata da Gesù nelle beatitudini (cfr. Mt 5,8), che giunge a vedere i doni di Dio in ogni luogo, anche nei gigli del campo e negli uccelli dell’aria (cfr. Lc 12,22–31).

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