Il prossimo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2010, sarà dedicato al seguente tema: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato.
Il tema intende sollecitare una presa di coscienza dello stretto legame che esiste nel nostro mondo globalizzato e interconnesso tra salvaguardia del creato e coltivazione del bene della pace. Tale stretto e intimo legame è, infatti, sempre più messo in discussione dai numerosi problemi che riguardano l’ambiente naturale dell’uomo, come l’uso delle risorse, i cambiamenti climatici, l’applicazione e l’uso della biotecnologie, la crescita demografica. Se la famiglia umana non saprà far fronte a queste nuove sfide con un rinnovato senso della giustizia ed equità sociali e della solidarietà internazionale, si corre il rischio di seminare violenza tra i popoli e tra le generazioni presenti e quelle future.
Seguendo le preziose indicazioni contenute ai numeri 48-51 della Lettera Enciclica Caritas in veritate, messaggio papale sottolineerà l’urgenza che la tutela dell’ambiente deve costituire una sfida per l’umanità intera: si tratta del dovere, comune e universale, di rispettare un bene collettivo, destinato a tutti, impedendo che si possa fare impunemente uso delle diverse categorie di esseri come si vuole.
È una responsabilità che deve maturare in base alla globalità della presente crisi ecologica e alla conseguente necessità di affrontarla globalmente, in quanto tutti gli esseri dipendono gli uni dagli altri nell’ordine universale stabilito dal Creatore.
Se si intende coltivare il bene della pace, si deve favorire, infatti, una rinnovata consapevolezza dell’interdipendenza che lega tra loro tutti gli abitanti della terra.
Tale consapevolezza concorrerà ad eliminare diverse cause di disastri ecologici e garantirà una tempestiva capacità di risposta quando tali disastri colpiscono popoli e territori.
La questione ecologica non deve essere affrontata solo per le agghiaccianti prospettive che il degrado ambientale profila: essa deve tradursi, soprattutto, in una forte motivazione per coltivare la pace.
La pace nel Creato
19.14 30/07/2009, webteam@vaticanradio.org, news, Radio Vaticana - 105 Live
"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Sarà il tema della 43.ma Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2010.
Don Scalmana, pastorale del Creato diocesi di Brescia, afferma come "il Creato rappresenti un ambito di impegno morale per l'uomo", come quello di "saper rispettare l'ambiente anche con regole di legge".
A Padova, uno studio della Fondazione Lanza, conferma "il forte valore educativo" che possono avere interventi ambientali nelle parrocchie, dall'uso di lampade alogene a basso consumo, alla sostituzione di caldaie e impianti termici inquinanti.
ascolta qui sotto il clip del servizio di RadioVaticana...
Il tema intende sollecitare una presa di coscienza dello stretto legame che esiste nel nostro mondo globalizzato e interconnesso tra salvaguardia del creato e coltivazione del bene della pace. Tale stretto e intimo legame è, infatti, sempre più messo in discussione dai numerosi problemi che riguardano l’ambiente naturale dell’uomo, come l’uso delle risorse, i cambiamenti climatici, l’applicazione e l’uso della biotecnologie, la crescita demografica. Se la famiglia umana non saprà far fronte a queste nuove sfide con un rinnovato senso della giustizia ed equità sociali e della solidarietà internazionale, si corre il rischio di seminare violenza tra i popoli e tra le generazioni presenti e quelle future.
Seguendo le preziose indicazioni contenute ai numeri 48-51 della Lettera Enciclica Caritas in veritate, messaggio papale sottolineerà l’urgenza che la tutela dell’ambiente deve costituire una sfida per l’umanità intera: si tratta del dovere, comune e universale, di rispettare un bene collettivo, destinato a tutti, impedendo che si possa fare impunemente uso delle diverse categorie di esseri come si vuole.
È una responsabilità che deve maturare in base alla globalità della presente crisi ecologica e alla conseguente necessità di affrontarla globalmente, in quanto tutti gli esseri dipendono gli uni dagli altri nell’ordine universale stabilito dal Creatore.
Se si intende coltivare il bene della pace, si deve favorire, infatti, una rinnovata consapevolezza dell’interdipendenza che lega tra loro tutti gli abitanti della terra.
Tale consapevolezza concorrerà ad eliminare diverse cause di disastri ecologici e garantirà una tempestiva capacità di risposta quando tali disastri colpiscono popoli e territori.
La questione ecologica non deve essere affrontata solo per le agghiaccianti prospettive che il degrado ambientale profila: essa deve tradursi, soprattutto, in una forte motivazione per coltivare la pace.
La pace nel Creato
19.14 30/07/2009, webteam@vaticanradio.org, news, Radio Vaticana - 105 Live
"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Sarà il tema della 43.ma Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio 2010.
Don Scalmana, pastorale del Creato diocesi di Brescia, afferma come "il Creato rappresenti un ambito di impegno morale per l'uomo", come quello di "saper rispettare l'ambiente anche con regole di legge".
A Padova, uno studio della Fondazione Lanza, conferma "il forte valore educativo" che possono avere interventi ambientali nelle parrocchie, dall'uso di lampade alogene a basso consumo, alla sostituzione di caldaie e impianti termici inquinanti.
ascolta qui sotto il clip del servizio di RadioVaticana...
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