“Educare i giovani alla giustizia e alla pace” è il tema scelto da Benedetto XVI per la Giornata mondiale della Pace del prossimo primo gennaio 2012. Il tema, sottolinea un comunicato del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, “entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo”.
“Risulta quindi un dovere delle presenti generazioni – prosegue il comunicato – quello di porre le future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile l’urgenza per un ‘mondo nuovo’”. La Chiesa, si legge ancora nella nota, “accoglie i giovani e le loro istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica loro Gesù come modello di amore che rende ‘nuove tutte le cose’” (Ap 21,5). I responsabili della cosa pubblica, sottolinea inoltre il dicastero Giustizia e Pace, “sono chiamati ad operare affinché istituzioni, leggi e ambienti di vita siano pervasi da umanesimo trascendente che offra alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore fraterno coerente alle più profonde esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo”.
Di qui, conclude la nota, “la dimensione profetica del tema scelto dal Santo Padre, che si inserisce nel solco della ‘pedagogia della pace’ tracciato da Giovanni Paolo II. I giovani dovranno essere operatori di giustizia e di pace in un mondo complesso e globalizzato. Ciò rende necessaria una nuova ‘alleanza pedagogica’ di tutti i soggetti responsabili”.
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