“Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25).
Un dono reso nel nome di Gesù e nella memoria e sulle orme di due giganti della carità, uniti dagli stessi ideali di fede in Dio e di fedeltà all’uomo: il padre san Francesco d’Assisi e il suo discepolo sant’Antonio di Padova.
Possono davvero stupire la gioia e l’impegno con cui frati si cimentano, da Padova a Como, da Mestre a Genova, dal bellunese al Portogallo, e che si traducono in una miriade di gesti quotidiani e di opere tesi a raccontare la bontà di un Dio che si fa prossimo e solidale con ogni creatura ferita nel corpo e nello spirito: dalle porte sempre aperte dei conventi a tante opere specifiche e mirate sui bisogni presenti nella popolazione tra cui viviamo.
In queste pagine si troverà una attenzione particolare agli anziani, ai minori soli e lontani dalla famiglia, ai giovani con problemi di droga o di alcol, agli immigrati per lavoro, alle persone disabili, alle giovani madri in difficoltà, all’assistenza spirituale e al reinserimento sociale dei carcerati.
A volte noi frati ci diciamo e mezza voce: «Non è che forse stiamo esagerando aprendoci a tante domande di solidarietà, chi ci darà forza e sostegno per portare avanti tutto questo, e che futuro avranno le “tracce di carità” che abbiamo aperto?». Ma sentiamo subito come lo stesso sant’Antonio, con amorevolezza, ci rimproveri e ci spinga invece a non mettere limiti e ostacoli all’amore, e ci sproni a prendere il largo con fiducia, confidando in Colui che dona sempre “nuova fantasia di carità” a chi si affida al Vangelo.
E allora, con entusiasmo, vogliamo continuare questo cammino con tutti i “piccoli” del Signore, con una rinnovata attenzione ai nuovi bisogni, con modalità di incontro che dicono condivisione di vita, collaborando con i laici volontari e professionisti, in un servizio gratuito sostenuto anche dall’apporto dei benefattori, nell’atteggiamento premuroso del “buon samaritano”,ma anche attivi nel diffondere una cultura di giustizia e di rispetto dei diritti della persona.
Vogliamo continuare a credere in un servizio che mostri il sorriso di Dio per i suoi figli, i più provati soprattutto, e capace di aprire i cuori alla speranza .
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